È stato definito uno dei fondatori della club culture per come la conosciamo e non sembra un esagerazione! Per intervistarlo ci siamo recati a Lignano Sabbiadoro, durante il Magic Monday, un evento di musica dance che si tiene ogni primo lunedì del mese.
DANIELE BALDELLI - Mi chiamo Daniele Baldelli, dietro la console dal lontano 1969. Ho 63 anni, teoreticamente sono il dj più anziano d’Italia, anche se non suona bene, non so se cè un altro più vecchio di me. Ai miei tempi i dj non si chiamavano nemmeno dj, se ti chiedevano cosa fai, gli rispondevi - io metto i dischi - cosi si diceva all’epoca… Nel 69 io mettevo 45 giri senza cuffia, senza mixer come a una festa di casa, in questo modo funzionavano le discoteche all’epoca. Poi improvvisamente tutto è cresciuto molto velocemente negli anni 70. Ho cominciato così, suonando i dischi che mi comprava il locale, anche se mi arrabbiavo in continuazione con il gestore, visto che non mi comprava mai niente di nuovo. Una volta addirittura gli dissi - ascolta, dammi qualche soldino in più e ci penso io! – da allora ho iniziato a comprare i dischi miei, pian piano sono arrivato ad averne 65000! In questo modo ho cominciato a farmi la mia discografia personale (dal 1970 ad oggi).
URLOPOP - Una cifra da far venire le vertigini! Ricordi il primo o i primi dischi che hai comprato?
DANIELE BALDELLI - Si comprava per lo più musica italiana… Il primo disco straniero che acquistai era un 45 giri di Bob Dylan!
URLOPOP - Sono passati cosi tanti anni e sei ancora qua a fare il dj!
DANIELE BALDELLI - Incredibilmente, dopo quarant'anni, sono ancora qui che faccio questo! Nessuno l’avrebbe mai pensato, perché quella volta facevi il dj per hobby, una cosa carina da fare il fine settimana, quando ti divertivi e non dovevi spendere i soldi, anzi li prendevi. Io all’epoca facevo anche lo studente.
URLOPOP - Come mai hai iniziato a fare il dj?
DANIELE BALDELLI – Non so perché, o meglio non me lo ricordo più! Probabilmente perché a 16 anni io andavo in questo locale, si chiamava Tana Club a Cattolica dove vivo io, vicino a Rimini, era un locale da circa 500 persone. È stato il gestore del locale stesso che vedendomi sempre li vicino alla console, mi disse - vuoi provare a farlo tu? - E io - va bene, ci provo! - Ero molto emozionato, avevo anche un po’ paura però poi ho ripreso la mano e da li ho preso il volo!
URLOPOP – Dove ti ha portato la vita dopo?
DANIELE BALDELLI - Vivo sempre a Cattolica, la mia città natale, però questo non mi ha mai impedito di girare il mondo! Ieri ero a Glasgow, due settimane fa ero a Rio de Janeiro, domenica prossima suono a Londra! Non mi fermo mai! Ho partecipato a festival importantissimi in Croazia, Inghilterra, Russia, Finlandia, Usa e Australia. Ma continuo anche a fare serate nelle discoteche di tutta Italia, ad esempio il remember della Baia degli Angeli che si tiene a giugno a Gabicce.
URLOPOP - La consacrazione per te è arrivata con il passaggio alla Baia degli Angeli. Come sei approdato alla Baia degli Angeli?
DANIELE BALDELLI - Come dicevo prima, ho cominciato nel 1969 al Tana Club e pochi mesi dopo ha aperto un nuovo locale, il Tabù Club. Vengo contattato e accetto il nuovo incarico. Nel frattempo la tecnologia si adegua, arriva un primo mixer, la cuffia, il preascolto… Rimango lì fino al 1976. D’inverno era aperto sabato sera, domenica pomeriggio e domenica sera, d’estate (dal 15 maggio al 30 settembre) era aperto tutte le sere dalle 21.00 alle 03.00. Stagioni indimenticabili, sempre pieno tutte le sere! Un pomeriggio di settembre entrano nel locale i due dj della Baia degli Angeli, Bob Day e Tom Sison, alla fine del pomeriggio si complimentano con me per la mia scelta musicale. Nasce un’amicizia che li portò a segnalarmi alla Baia degli Angeli quando decisero di tornare in USA.
URLOPOP - Potresti definire il tuo genere musicale?
DANIELE BALDELLI - Afro Cosmic Disco, un genere musicale che ebbe un enorme successo - prima in Italia e poi in tutto il mondo - e che influenzò moltissimi dj house in seguito.
URLOPOP – Hai molti anni d’esperienza dietro le spalle!
DANIELE BALDELLI - Si, e si potrebbe considerare una fortuna perché ho vissuto in prima persona la discoteca, lo vista nascere e crescere Ho potuto ascoltare tutti i generi musicali dalla loro nascita fino ad oggi, tutta l’evoluzione che cé stata!
