COME DIVENTARE UN VERO DJ?
Una domanda che racchiude l'aspirazione di molti giovani e non solo. Milioni di ragazzi nel mondo ci provano da sempre - pochi arrivano alla meta. Sento quotidianamente di aspiranti dj, che sono riusciti ad entrare nel “giro” grazie al gruppo di amici che lo sostengono. Molti li definiscono i “dj pullman”. I PR riescono con questo sistema a guadagnare qualcosa facendo suonare l dj’s del loro gruppo in locali più o meno importanti a fianco di dj’s con esperienza. Il nome su un Flyers fa sempre piacere. Ma allora dov'è andata a finire la “gavetta” del vero DJ? E la preparazione professionale?
Oggi dimostrare di essere un buon dj è molto difficile - nessuno da spazio a nessuno e quelli che si lamentano delle nuove generazioni, sono quelli che oggi non hanno seguito nelle serate. Arrivano in disco e non salutano nessuno, non perché se la tirano, a volte si, ma perché a parte alcuni casi non sono proprio considerati. Arrivano accompagnati con l’autista, per evitare di perdere punti della patente. Suonano e se ne fregano se la musica piace o no al pubblico. Ancora oggi c’è una diatriba: il dj è un Artista? Io lo confermo, anzi ribadisco che la linea sottile che divide i due mondi di chi suona uno strumento, o come il dj che esegue la musica degli altri o le proprie produzioni, forse è più vicina di quanto sembra. E di questo che parliamo oggi con il nostro caro amico - Hunzed Dj.
Ciao, Hunzed felice di averti con noi. Ti seguiamo ormai da parecchio tempo... Presentati ai nostri lettori.
HUNZED – Ciao, URLOPOP. Mi chiamo Nicola, sono un dj produttore di 33 anni e abito e lavoro a Treviso.
URLOPOP – Quando hai iniziato a fare il dj?
HUNZED – Ho iniziato a mettere i dischi a 16 anni nella taverna della casa di mio padre.
URLOPOP – Cosi presto!! Ma la tua carriera di dj come è iniziata? Ti ricordi il locale dove hai iniziato a suonare?
HUNZED – Ho iniziato a suonare a 17 anni alle domeniche pomeriggio della discoteca Manhattan a Treviso.
Lo storico locale nato negli anni ’70, per generazione luogo di ritrovo e divertimento dismesso già da alcuni anni. Sai che Al Manhattan da ragazzo, faceva il pr l’attuale ministro alle politiche agricole Luca Zaia. Prima di entrare in politica a 25 anni, il ministro incominciò la vita pubblica con le relazioni pubbliche nelle disco.
URLOPOP – Ah si? Non lo sapevo! Ma tu fai solo il dj oppure hai qualche altro lavoro?
HUNZED – Finalmente dopo tanti sacrifici posso dire che sono un dj/produttore discografico a 100%!
URLOPOP - Cosa ne pensi di realtà discografiche ?
HUNZED – Senza troppi giri di parole, in Italia la realtà discografica è in sofferenza (mio modesto pensiero).
La realtà delle produzioni discografiche è arenata oramai solamente al digitale, si pubblica di tutto. Il business sta in certi Editori che creano un Network di dj per sottoscrivere nei programmi musicali i brani da loro editi, a volte pubblicano anche solo tracce musicali, a discapito di una qualità e ricerca per trovare una Hit da club. Il lato più meschino di alcune situazioni documentate su Internet è la pubblicazione di tracce a pagamento, alcuni dj sono disposti a pagare per vedere pubblicato la loro traccia in digitale. Con le produzioni digitali il rientro economico purtroppo è minimo.
Il business è nel’ eventuale contratto del management artistico. Il dj o il progetto se è buono, gran parte del cachet deve essere diviso con il gruppo di lavoro dell’etichetta. Io a differenza di molti non lo trovo un lavoro “finito”, quello di fare il “dj”. Certamente bisogna avere un apertura più ampia delle varie possibilità che offre il campo musicale. Nel corso degli anni si è trasformato e bisogna accettarlo. La qualità paga sempre, soprattutto se gestita in gruppo, e con determinazione a volte bisogna superare la mentalità che molti “approfittano” del giovane artista o dj, anche questa è gavetta.
URLOPOP – E tu di gavetta te ne intendi!
HUNZED - La gavetta fa bene. La gavetta vuol dire cominciare, vuol dire impegnarsi.
Secondo me, soprattutto oggi, la gavetta deve essere una dimostrazione di quanto si vale, senza dover ottenere un posto o una parte concedendo favori, o addirittura se stessi.
Lavoro e sacrificio sono le due cose essenziali per iniziare, e sono due armi per non rinunciare ai propri sogni. Non importa quanto dura sarà la gavetta, un giorno sarete grati di averla fatta...
URLOPOP - Agli inizi c’è stato un artista che ti dava ispirazione o che può aver in qualche modo influenzato il tuo lavoro?
HUNZED - Sicuramente si, quando ero piccolo i miei miti erano Molella e Albertino.
URLOPOP – Qual è personaggio che ammiri di più?
HUNZED – Thomas Bangalter (uno dei Daft Punk).
URLOPOP – Un evento o una serata particolare che ricordi con piacere.
HUNZED – Sicuramente la mia prima serata al Muretto di Jesolo l’estate 2013!
URLOPOP – Suoni qualche strumento musicale?
HUNZED – Sono completamente autodidatta.
URLOPOP – Hai un genere di musica preferito?
HUNZED – Tech House.
URLOPOP – Il tuo artista preferito?
HUNZED – Non ho djs o artisti preferiti ma produttori preferiti. Thomas Bangalter è uno di loro.
URLOPOP – Qual è il tuo film preferito?
HUNZED – V per Vendetta.
URLOPOP – Qual è l’ultimo libro che hai letto?
HUNZED – Non me lo ricordo di preciso ma era un libro tratto da una storia vera… Mi piace molto leggere libri realistici ma con un po' di fantasia in mezzo.
URLOPOP - Possiamo parlare della tua vita privata? Sei fidanzato?
HUNZED – Non sono fidanzato mi sto organizzando!
URLOPOP – Ultimamente dove hai suonato?
HUNZED – Il Muretto di Jesolo.
URLOPOP – Che progetti hai per il futuro?
HUNZED – Nell'estate 2014 ho prodotto un disco "Sheeta", 5 mesi nella top 10 mondiale di Beatport e suonato dai alcuni dj più forti del mondo. Produttivamente parlando prossimamente il mio singolo “Sheeta” verrà ristampato su Ultra (una delle etichette più importanti del Mondo), un singolo su Terminal M con il remix di David Mayer, un singolo su Surface ed un remix su Safe music.
URLOPOP – A breve dove possiamo sentirti suonare?
HUNZED – A breve sarò ospite alla “Grotta” a Malta, poi al “Juice” di Bergamo e poi.. Dovete seguirmi!
2014
